ROMA — Il 4 febbraio scorso si rese protagonista di un omicidio orrendo, gettando il figlio di 16 mesi nel Tevere. Ebbene, è stato condannato a trent’anni di carcere Patrizio Franceschelli, il padre del piccolo Claudio.
L’uomo era accusato di omicidio volontario, aggravato dal vincolo di parentela. La vicenda, come ricorderete, nella sua tragicità finì su tutti i giornali d’Italia. Dopo un litigio con la moglie, quel maledetto giorno di febbraio, l’uomo prese il figlioletto di un anno e mezzo e raggiunse il ponte Mazzini. Fra lo sconcerto e l’incredulità di presenti, gettò il bambino nel fiume.
Ai carabinieri che lo fermarono poco dopo la tragedia, l’uomo confessò di essere stato lui ad aver compiuto l’insano gesto. Il corpo del piccolo fu ritrovato molti giorni dopo.
PER QUESTO DELINQUENTE CI VOLE LA PENA DI MORTE, E PRIMA DELLA MORTE LA TORTURA. GRAZIANO GRAZZINI
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